disturbi del neurosviluppo
DISABILITA’ INTELLETTIVA
Presso lo studio del dottor Zanzurino a Sassari ci occupiamo dei disturbi nell’età evolutiva. La disabilità intellettiva, più comunemente conosciuta con il termine di ritardo mentale, si riferisce ad un funzionamento Intellettivo/Intellettuale globale significativamente sotto la media associato a carenze sul piano comportamentale che limitano le capacità adattive della persona.
Il disturbo per definizione si manifesta in età evolutiva, prima cioè del compimento del diciottesimo anno.
Dal punto di vista psicometrico (misurazione su base statistica di una funzione cognitiva) il quoziente intellettivo (QI) deve essere pari o inferiore a 70.
In base al punteggio ottenuto alle prove standardizzate si potranno quindi avere diversi livelli di severità di disabilità intellettiva:
- lieve,
- moderata,
- grave
- estrema
Nelle forme lievi, che costituiscono circa l’85% di tutte le disabilità intellettive, si avranno profili con aree di debolezza (talvolta anche molto marcata) e altre aree definibili (prevalentemente in modo soggettivo) come punti di forza. Nelle forme estreme si ha un coinvolgimento uniforme di tutte le aree del funzionamento intellettivo.
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Incidenza della disabilità intellettiva
La Prevalenza è dell’1% della popolazione e Varia in base all’età. La disabilità intellettiva grave quindi è molto rara circa 0,006% . Nel mondo si stimano circa 156 milioni di persone affette da ritardo mentale. La prevalenza riportata è molto variabile, oscillando dall’1 al 3% della popolazione.
Cause riconosciute della disabilità intellettiva
L’eziologia è sconosciuta nel 30-35% dei Casi. La restante Percentuale:
1. ereditarietà 5%
2. alterazioni precoci dello sviluppo embrionale 30%
3. problemi durante la gravidanza e nel periodo perinale 10%
4. condizioni mediche generali acquisite durante l’infanzia o la fanciullezza 5%
5. Influenze ambientali e altri disturbi mentali 15-20%
Le metodiche possono essere diverse in base a diversi fattori quali: A)Eziologia B)Livello di severità C) Età della persona D) precedenti percorsi già intrapresi E) risorse presenti nella famiglia e nel tessuto sociale di appartenenza. In termini generali è possibile affermare che le tecniche cognitive e comportamentali costituiscono il nucleo di quasi tutti i trattamenti volti a favorire lo sviluppo e il rafforzamento di quelle abilità che a causa dell’handicap non si sono sviluppate e consolidate spontaneamente.
Principi generali nella rieducazione del Disabilità Intellettiva Lieve:
1. Ripetitività nelle attività quotidiane
2. Rigidità nelle procedure adottate
3. Verbalizzazione delle sequenze nell’attività
4. Consapevolezza del ruolo svolto dal rieducatore
5. Gradualità nel rilascio dell’autonomia, anche all’interno di un’attività
6. Preferenza per le attività discrete rispetto a quelle continue
Ci occupiamo della diagnosi della disabilità intellettiva e trattamenti rieducativi e riabilitativi della disabilità intellettiva presso il nostro studio di Sassari
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